L’Europa digitale unita è ancora lontana
Gli europei sono sempre più connessi a internet. Ma ci sono ancora ampie differenze tra regioni e paesi
Mentre i leader dell’Unione si riuniscono a Tallinn, in Estonia, per il Digital Summit, dove dovrebbero mettere in piedi la strategia per l’innovazione digitale che dovrebbe fare dell’Europa “il leader delle tecnologie dell’informazione e un leader globale del digitale in futuro”, abbiamo cercato di capire quanto digitali sono i cittadini europei.
Le mappe qui di seguito, basate sui dati raccolti da Eurostat, mostrano l’attività online degli europei in tre settori: l’utilizzo di internet in generale; le connessioni ai siti governativi e l’uso dei social network.
Per quanto riguarda l’uso della rete, sottolinea Eurostat, “la proporzione della popolazione dell’Unione europea che usa regolarmente internet è cresciuta del 3 per cento nel 2016 rispetto al 2015. Quasi una persona su quattro (il 79 per cento) tra i 16 e i 74 anni ha usato internet almeno una volta a settimana.” I britannici, gli olandesi, i lussemburghesi e i danesi sono i più attivi.
Per quanto riguarda l’e-government, il rapporto con la pubblica amministrazione online, “meno della metà delle persone tra i 16 e i 74 anni nell’Ue ha usato internet per interagire con il governo nei dodici mesi precedenti l’inchiesta. Particolarmente attivi sono olandesi e scandinavi, mentre italiani, bulgari e romeni sono fanalini di coda.”
“Poco più della metà (il 52 per cento) delle persone tra i 16 e i 74 anni hanno invece interagito sui social network nell’Ue nel 2016. Il loro tasso, osserva Eurostat, “è più elevato nelle regioni delle capitali e nei paesi d’Europa del nord e occidentale. Fa eccezione la Francia, dove ampie regioni hanno tassi di utilizzo piuttosto bassi.”