In un’Europa sempre più ricca, cresce il divario tra ricchi e poveri
Le previsioni per il 2023 parlano chiaro: la ricchezza mediana per adulto sta crescendo in tutta l’Ue. Resta però da capire se in futuro la ricchezza sarà distribuita più equamente.
In un’Europa sempre più ricca, cresce il divario tra ricchi e poveri
Le previsioni per il 2023 parlano chiaro: la ricchezza mediana per adulto sta crescendo in tutta l’Ue. Resta però da capire se in futuro la ricchezza sarà distribuita più equamente.
Il Credit Suisse Research Institute ha diffuso la nona edizione del Global Wealth Report , uno studio che fornisce informazioni aggiornate sulla ricchezza delle famiglie e previsioni in merito alle dinamiche che guideranno l’aumento della crescita da qui al 2023. Nel Global Wealth Report databook il patrimonio netto viene definito come “il valore di mercato delle attività finanziarie sommato ai beni non finanziari (soprattutto la proprietà fondiaria e immobiliare), a cui vanno sottratte le passività”.
Tra le statistiche fornite dal Credit Suisse abbiamo esaminato solo quelle che aiutano a comprendere determinati aspetti dell’evoluzione della ricchezza a livello di Ue*, tra cui:
● Lo sviluppo previsto per la crescita della ricchezza media per adulto nell’Ue tra il 2017 e il 2023
● Le previsioni in merito al numero di milionari con patrimonio rispettivamente superiore a 1 milione e a 50 milioni di dollari nei vari paesi Ue
● L’evoluzione della differenza tra la ricchezza media e quella mediana nei paesi Ue tra il 2017 e il 2023
I primi due grafici che vi proponiamo forniscono uno spaccato del “mondo dei milionari” nell’Ue. Seguendo la distinzione effettuata dal Global Wealth Report abbiamo diviso i superricchi in due gruppi prendendo come spartiacque un patrimonio netto di 50 milioni di dollari. Per garantire una migliore leggibilità abbiamo poi suddiviso i paesi Ue in tre gruppi posizionati rispettivamente in testa, in mezzo e in fondo alla classifica (in base alla situazione di partenza del 2017).
Stando alle previsioni relative al 2023 figura “in serie A” la Germania, prima della classifica per numero di milionari con più di 50 milioni di dollari, seguita da Regno Unito e Italia. Quanto all’evoluzione dei paesi situati al centro della classifica, è difficile non notare l’ascesa di due paesi dell’Est Europa: la Polonia e la Repubblica Ceca.
In testa alla classifica Germania e Regno Unito: queste mappe rappresentano il numero di milionari (con oltre 50 milioni di dollari) per ogni 100 mila persone. E qui si vede che sono i paesi relativamente più piccoli come Cipro e la Svezia a emergere come centri di ricchezza sulla cartina europea.
Eppure, le statistiche sul numero dei milionari non sono l’indicatore più idoneo per stabilire come cresce il livello di ricchezza in determinati paesi. Il terzo e il quarto grafico illustrano i trend di crescita della ricchezza mediana per adulto previsti per ciascun paese Ue.
Anche in questo caso proponiamo sia i valori assoluti sia la posizione rispetto agli altri paesi Ue. Se si guarda alle previsioni per il 2023, il quadro che emerge è ben diverso da quello attuale. La Germania ad esempio scivola nel gruppo in mezzo alla classifica, mentre l’Italia scende dal 5° al 7° posto in classifica.
Sembrerebbe quindi che il trend di crescita riscontrato nei paesi Ue sia perlopiù positivo. A questo corrisponde necessariamente una più equa distribuzione della ricchezza all’interno delle nostre società? Per capire meglio i trend relativi alla distribuzione della ricchezza in Europa abbiamo calcolato la differenza tra la ricchezza media e quella mediana per adulto, sia per il 2017, sia per il 2023. Il grafico a colonne mostra che i due valori si stanno allontanando sempre di più in tutti i paesi. Il divario crescente tra ricchezza media e mediana potrebbe indice di una distribuzione meno equilibrata della ricchezza.
Malgrado questa fotografia solo parziale e fortemente focalizzata sulla realtà europea, nel Global Wealth Report si legge che le diseguaglianze, pur non essendo diminuite in misura apprezzabile si sono stabilizzate, secondo la maggior parte degli indicatori. Anche la ricchezza mediana è rimasta invariata o cresciuta in tutte le regioni a parte l’Africa. Le prospettive future per la crescita inclusiva sono più rosee di quanto non lo siano state negli ultimi due anni.
* Le statistiche relative al Lussemburgo non sono comprese nelle tabelle per la stampa disponibili sul sito del Global Wealth Report