I giovani europei e la depressione: come stanno le nuove generazioni?
Un nuovo rapporto pubblicato da Eurofound racconta i problemi di depressione tra i giovani europei.
I giovani europei e la depressione: come stanno le nuove generazioni?
Un nuovo rapporto pubblicato da Eurofound racconta i problemi di depressione tra i giovani europei.
Nel 2017 la Commissione europea, nel suo Documento di riflessione sulla dimensione sociale dell’Europa, ha sottolineato la necessità di concentrarsi su un problema: la depressione e la solitudine di cui cui soffrono i giovani di tutta Europa. Due anni più tardi, nel giugno 2019, Eurofound ha pubblicato un nuovo studio basato sui dati del 2016 che traccia un quadro dei problemi sanitari e sociali che colpiscono le persone tra i 12 e i 24 anni di età. Più specificamente, i ricercatori Eurofound hanno esaminato le seguenti problematiche sociali e sanitarie:
- Povertà, carenze ed esclusione sociale;
- Mancanza di una fissa dimora;
- Reti familiari e sociali inadeguate;
- Benessere psicologico;
- Salute fisica;
- Bullismo;
- Comportamenti rischiosi – droga, alcol e tabacco.
Inutile dire che questi problemi sono spesso intrecciati. Il rapporto mostra anche il tipo di informazioni e servizi di assistenza sanitaria disponibili per i giovani nei diversi paesi Ue mostrando, di conseguenza, le disuguaglianze nel settore.
Secondo il rapporto, “le questioni legate alla salute e al benessere mentale […] continuano a essere una grande sfida”. I ricercatori, come nota positiva, spiegano che “sono stati osservati miglioramenti in termini di comportamenti salutari dei giovani, con la porzione di giovani fumatori regolari o le segnalazioni di episodi di intossicazione in diminuzione”.
Per studiare l’impatto delle problematiche sociali e sanitarie, gli analisti hanno creato due principali fasce di età: 12-17 e 18-24. Nella seconda, circa il 14 per cento dei giovani europei sono a “rischio depressione”, con l’Estonia in testa alla classifica. Tuttavia, prendendo in considerazione il tasso delle persone “cronicamente depresse” e una fascia differente (15-24), l’Irlanda ottiene il primo posto (12 per cento), seguita da Finlandia, Svezia e Germania.
È importante notare che le giovani donne sono molto più inclini a mostrare i sintomi della depressione, a eccezione dei paesi del sud come Cipro e Grecia, e la Lituania.
Secondo i dati pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i costi derivanti dai disturbi dell’umore e dall’ansia nell’Unione ammontano a circa 170 miliardi di euro all’anno. Circa il 50 per cento dei maggiori casi di depressione non vengono trattati.
Nel grafico sottostante si illustra il tasso di malattie depressive croniche (2014) per le diverse fasce d’età. I paesi sono raggruppati in base al colore e alla loro posizione geografica in Europa. Il grafico illustra come il problema della depressione sembra diventare più presente in diversi paesi a seconda della fascia di età che viene presa in considerazione.